Sushi e Champagne, una festa dei Santi Protettori decisamente inusuale.

FOTOGRAFIA. BUONGUSTAI E STILI DI VITA

Sushi e Champagne, una festa dei Santi Protettori decisamente inusuale.

Festa di Paese, Messa solenne con un amico d’infanzia, Monsignor Roberto Rosa, vicario del Vescovo, la Processione per le vie della città e la Benedizione in Piazza. Tutto secondo l’antico rito immutato negli anni. Come finale ci dovrebbe essere la sagra in “Cattolica” (come la chiamavano da bambini) , il Ricreatorio offre chioschi con grigliate e pesce fritto e musica live. Il modo classico per finire i festeggiamenti, ma non per me e degli amici che, da qualche anno, si rinchiudono in una cantina in centro storico e festeggiano l’onomastico del padrone di casa Paolo. “Caramai fritti”(calamari) e buon vino….

Quest’anno Paolo ci ha fatto una sorpresona,

Sushi originale fatto in casa

ha invitato un’amica giapponese che ha portato del sushi fatto da lei con alghe appena portate fresche fresche dal Giappone! Niente “caramai” ma un misto tra italianissima mozzarella stracciatella, burrata (arrivate da Napoli), formaggi stagionati e olive. Un arrotolato di mozzarella ripiena di rucola e bresaola…..
dopo  questo antipasto così sostanzioso,

Burrata Napoletana

non siamo neppure riusciti a mangiare la pasta fredda ma siamo passati subito alla torta (che non ho fotografato per non si sa qual motivo) e alle paste portate dai Cadenaro che sono dei panettieri e pasticceri dal 1962, aggiungo anche che il loro pane e grissini erano talmente buoni da poterli mangiare da soli.
Tutto queste leccornie le abbiamo innaffiate con degli ottimi vini, perchè Paolo è anche un sommelier e ha una cantina invidiabile…

Esordiamo con un Bolognino de Il Monticino, vino dei Colli Bolognese ottenuto da unione di uve autoctone bianche. Colore giallo paglierino con riflessi leggermente dorato e profumo tipico vegetale con vena fruttata, buona freschezza e sapidità. Ottimo per rinfrescare il palato dopo un caldo pomeriggio estivo.

Paolo e lo Champagne….

Momento cruciale poi con torta di gelato fragole/ananas e champagne Il Brut Premier Cru della Maison Gardet è uno champagne Blanc de Noirs, con un assemblaggio composto da un 60% di Pinot Meunier e da un 40% di Pinot nero.Le uve utilizzate per questa cuvée provengono tutte dai vigneti di Hautvillers, classificati Premier Cru, vera e propria culla della Champagne. Si tratta di uno champagne che esprime la freschezza e l’eleganza di un corpo nato perfetto. Un vino dagli aromi precisi e acuti, un valore sicuro nella gamma degli champagne Gardet. (ovviamente tutte queste spiegazioni “tecniche” sul vino sono frutto dei miei sommelier personali).
Non contenti, per finire, abbiamo aperto la guantiera di paste (pensavo fosse una parola dialettale invece esiste anche nel dizionario della lingua italiana) e stappato un Moscato di Trani, Rivera, pugliese. Elegante vino da dessert ottenuto da uve Moscato Reale allevate nei terreni tufacei della zona DOC  Il Moscato di Trani è in parte lasciato appassire su graticci per concentrare le componenti zuccherine e aromatiche.

Moscato di Trani

Dopo un’attenta vinificazione, il vino sosta per alcuni mesi in barriques di rovere francese che valorizzano il suo bouquet intenso di moscato, frutta candita e agrumi. In bocca il vino è avvolgente, lungo e complesso con un finale mai stucchevole. Servito fresco, si abbina a pasticceria secca e a dolci delicati, ma anche a formaggi saporiti.

Eravamo in 7, affiatati, buongustai, sommelier e assaggiatori e…soprattutto felici di stare in compagnia assieme!