FOTOGRAFIA, BUONGUSTAI

E STILI DI VITA

Cronaca di una Tragedia

Chi non è muggesano non può capire cosa vuol dire non fare carnevale!
Se andate su Facebook e guardate i profili di chi ha un DNA modulato sui cicli carnascialeschi annuali troverete foto su foto dei carnevali passati, di lacrime, faccine arrabbiate e malumore, questo maledetto virus ci ha privati di una cosa che è essenziale nella nostra cittadina: el Carneval de Muja! Qui non si parla solo della settimana che va dal giovedì grasso al mercoledì delle ceneri ma di tutto quello che gira attorno.. Diciamo pure che qui “si parla” di carnevale praticamente tutto l’anno. Si inizia in primavera cercando i titoli per la sfilata dell’anno prossimo, si organizza il carnevale estivo e in autunno si comincia ad ideare i costumi.3 mesi prima della data fatidica della domenica dove sfilano le 8 compagnie , si comincia ad entrare nel vivo di quel bellissimo spettacolo di teatro di strada che, solo noi, riusciamo a creare con il nostro brio, costumi particolarissimi e carri di tutti i generi. C’è chi vive praticamente nel capannone dove si costruiscono i carri, che diventa praticamente un rione dove si lavora, si mangia, si beve, si ride (e la fatica non è poca ). Nelle case e nelle cantine si cuce alacremente, si taglia, si incolla, ci si inventano tecniche nuove per creare dei costumi che, lo ribadisco con forza, non esistono in nessun altro luogo al Mondo in una frenesia che raggiunge anche qualche momento di isteria quando non si riesce a raggiungere il risultato voluto oppure si è in forte ritardo. E arriva il Giovedì Grasso, ed mi commuovo da sempre sempre un pò quando il sindaco srotola il gonfalone dal balcone del Municipio e pronuncia: Dichiaro aperto il Carnevale di Muggia. Il Ballo della Verdura, le compagnie che sventolano l rami di alloro pieni di nastri, le bande, e le prime maschere e si inizia!! Non tutti sono in giro, i carri non è detto che siano finiti e neppure i costumi ma gente c’è. Verso sera arrivano i “gratini” , degli impianti musicali su ruote che si spostano da locale a locale fermandosi un pò qua un pò là ( ogni compagnia ha il suo ), si comincia a ballare per strada. Lo ammetto, per me che ho finito di girare per discoteche da vent’anni è l’unico momento all’anno che posso sfogarmi e ballare finche arrivo, in strada fregandome del fatto che ho più di sessant’anni. E così il venerdì, e poi il sabato e arriva la domenica con la kermesse delle 8 compagnie che sfilano raccontando ognuno un tem acon un’originalità solamente nostra! E avanti con il divertimento, le premiazioni, le bande a ruota libera fino al martedì notte (sarebbe più giusto dire fino al mercoledì mattina)! E il mercoledì pomeriggio si fanno i funerali con le vedove disperate e si finisce, in genere, “con una bala di rebatin” , cioè , si ritorna a casa un pò brilli perchè si fanno gli ultimissimi brindisi.
Quaresima, per un mese circa si parla solo di quello che è successo, di chi ha vinto, di chi si meritava e di chi no quel premio e si ricordano episodi ridicoli, situazioni improbabili e di cosa si sarebbe potuto far meglio. E arriva una pausa , chiamiamola pasquale perchè poi tutto ricomincia da capo!
Fantasia, creatività , manualità, musica, allegria e amore sono gli ingredienti che, mescolati come in uno shaker, diventano una festa che unisce tutti in un vortice di leggerezza spensierata che ci allontana, per un pò dai problemi della quotidianità. La piazza, le vie, le calli, il porto, diventano una discoteca a cielo aperto dove non esistono differenze d’età, tutti sono amici di tutti. Io l’ho sempre chiamata la mia “valvola di sfogo” e, dopo un anno dove abbiamo capito quanto preziosa sia la libertà, non poter eliminare le tossine della pesantezza di un anno di quasi reclusione, che mai avrei immaginato di dover provare in vita mia, è veramente deprimente! Maledetto virus dobbiamo sconfiggerti molto presto !!
Tutta sta pappardella per dirvi che sarò a Muggia ogni giorno per cercare qualche piccolo scoop e vedere quanti “disobbedienti” ci sono in giro! (non pubblicherò facce e non farò nomi se vedo qualcosa che non va bene con le regole di distanziamento ecc ecc…non sono una spia ma una storyteller che è ben diverso)
A Giovedì Grasso!